Sedurre è voler governare il mondo, è voler essere amata, intensamente. È dominare. Questa è Antonia.
1914-1956
Protagonista di una straordinaria avventura d'amore, Antonia Fiermonte, pittrice e violinista pugliese, ha vissuto una vita intensa e appassionata. Il suo viaggio cominciò a Roma, a Villa Medici, quando incontrò lo scultore René Letourneur. Tra loro fu amore a prima vista, così forte che René lasciò la moglie Jeanne e dalla loro unione nacque Anne.
Ma il destino aveva altri piani: Jacques Zwobada, amico e collega di René, cadde anch'egli vittima del fascino irresistibile di Antonia, scrivendole lettere d'amore ogni giorno, combattuto tra passione e colpa. Dopo anni di tormento, Antonia cedette alla passione per Jacques, lasciando René e trovando una nuova ispirazione artistica. A Parigi, la sua casa a Fontenay-aux-Roses divenne un salotto culturale animato dalle menti più brillanti della prima metà del Novecento. Tra loro, Louise de Vilmorin, Paul Herbé, e André Caple. Durante l'occupazione tedesca, il parco della villa si trasformò in un rifugio segreto per gli ebrei, un baluardo di speranza e resistenza.
La tragica fine giunse improvvisa nel 1956, durante una vacanza a Roma, quando Antonia morì a soli 42 anni. Distrutto dal dolore, Zwobada costruì per lei un mausoleo nel cimitero di Mentana, eternando l'amore e la bellezza di una donna che ha segnato indelebilmente la vita e l'arte della sua epoca.